Un dottore russo di 49 anni di Bergamo, Konstantin Deyneka, è stato accusato di violenza sessuale nei confronti di un’infermiera dell’Asst Papa Giovanni XXIII. Tuttavia, durante il processo, sono emersi altri comportamenti preoccupanti del medico, come la morte di un paziente poche ore dopo le dimissioni, il maltrattamento di altri pazienti, la ricezione di molte lamentele e il ricovero per abuso di alcol. L’infermiera ha raccontato che il dottore si è avvicinato a lei e le ha appoggiato i suoi organi genitali contro i suoi glutei, ma lei lo ha invitato a pensare al lavoro e a fare il suo dovere. Dopo l’accaduto, il medico ha avuto comportamenti aggressivi con i pazienti e i colleghi. Il medico è difeso dall’avvocato Alessandro Turconi e nega le accuse. Il prossimo udienza è prevista per il 10 maggio. Deyneka esercita ancora, ma fuori provincia. La cooperativa Panacea di Treviglio, su cui si appoggia l’Asst, ha rotto il rapporto con il medico dopo l’accaduto. Si è appreso che il medico è stato allontanato anche dal pronto soccorso di Alzano e da quello di Seriate a causa di molte lamentele. Tuttavia, non è ancora chiaro se le autorità sanitarie abbiano preso provvedimenti contro il medico.