Una mamma di Acquanegra sul Chiese, in provincia di Mantova, è stata multata dai carabinieri perché la figlia, una minorenne, passeggiava per il paese con un cagnolino al guinzaglio. La multa ammontava a 25 euro ed è stata comminata in base a un’ordinanza del 2012 emessa dal sindaco di Acquanegra, che vieta di affidare gli animali a persone incapaci di garantire idonea custodia dell’animale stesso.

Il sindaco Erminio Minuti ha spiegato che si tratta di un’ordinanza standard, presente in molti altri comuni, ma che in questo caso è stata interpretata in modo troppo restrittivo. La ragazza non era nemmeno troppo bassa e il cagnolino era di taglia media, quindi non c’era alcun rischio per la sicurezza del cane o della ragazza.

La madre della giovane ha deciso di pagare la multa, anche se non sembra intenzionata a presentare ricorso. Questo episodio solleva alcune domande sull’applicazione delle leggi e delle ordinanze. È giusto multare una madre per aver permesso alla figlia di passeggiare con un cagnolino al guinzaglio? Forse sarebbe stato più opportuno dare un avvertimento e spiegare le ragioni dell’ordinanza.

In ogni caso, è importante ricordare che gli animali domestici devono essere trattati con cura e rispetto, e che i proprietari hanno la responsabilità di garantire il loro benessere e la loro sicurezza. Tuttavia, le leggi e le ordinanze dovrebbero essere applicate in modo equo e ragionevole, senza creare inutili problemi ai cittadini.

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