Operazione antidroga a Milano: 30 arresti e sequestro di 240.000 euro in contanti e 329 kili di sostanza stupefacente tra cocaina, hashish e marijuana. Mercoledì 26 Aprile, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano e del locale ROS – Reparto Anticrimine ed il Comando Polizia Penitenziaria presso la Casa di Reclusione di Milano-Opera, hanno arrestato 30 persone in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale DDA. Gli arrestati sono ritenuti responsabili – a vario titolo – dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico – anche internazionale – di stupefacenti, riciclaggio, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, commessi nel territorio Lombardo ed in Spagna.

Le indagini condotte dal Comando Polizia Penitenziaria presso la Casa di Reclusione di Milano-Opera hanno portato a ricostruire una rete per il traffico di sostanze stupefacenti, con vere e proprie piazze di spaccio, all’interno dell’istituto penitenziario di Opera (MI), con il coinvolgimento di familiari dei detenuti. I Carabinieri della Compagnia di Corsico, coordinati dalla DDA di Milano, a partire dal settembre 2021, hanno fatto luce sulle responsabilità di due distinti gruppi criminali, operanti rispettivamente a Rozzano e Milano.

Le convergenti indagini condotte dal Reparto Anticrimine di Milano da ottobre 2021 hanno delineato l’operatività di un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio nel quartiere milanese della “Barona”. Gli indagati potevano anche contare su diverse armi da fuoco custodite, per conto dei vertici dell’associazione, da soggetti compiacenti presso appositi nascondigli, localizzati anche all’interno di locali pubblici.

Aldilà del volume di droga movimentata e smerciata, le indagini hanno permesso di accertare studiati moduli organizzativi interni al sodalizio, attuati proprio col fine di minimizzare i danni connessi agli interventi di magistratura e forze dell’ordine. Il gruppo, infatti, si è articolato in sotto-strutture le cui reciproche comunicazioni – necessarie al coordinamento delle comuni attività illegali – erano mascherate con il ricorso a comunicazioni non intercettabili o ai più tradizionali “passaparola”.

L’operazione ha portato al sequestro di 240.000 euro in contanti e 329 kili di sostanza stupefacente tra cocaina, hashish e marijuana.

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