Birra alla cannabis sequestrata in Varesotto
Una partita di bottiglie di birra è stata sequestrata dai Carabinieri Forestali della Stazione di Tradate per violazione della norma sull’etichettatura. La birra, messa in vendita in alcuni supermercati del Varesotto, era prodotta in Repubblica Ceca per conto di una ditta svizzera, ma non conteneva nessun ingrediente riconducibile alla pianta di cannabis.
I militari, insieme ad altri dipendenti del Gruppo Carabinieri Forestale di Varese e al Reparto Carabinieri Tutela Agroalimentare di Torino, hanno eseguito un’attività di controllo in materia di alimenti presso vari supermercati della provincia di Varese. Durante l’operazione è stata individuata una partita di birra venduta in bottiglie di vetro da 33 cl, con etichettatura non conforme a quanto stabilito dalle norme vigenti in materia di etichettatura.
Le bottiglie raffiguravano nel fronte dell’etichetta l’immagine di una grande foglia verde, simile alla foglia di “Cannabis sativa”, con la scritta “cannabis” riportata con caratteri di rilevanti dimensioni rispetto alle altre scritte presenti in etichetta. Ma nell’elenco degli ingredienti posto sul retro dell’etichetta non era indicato nessun ingrediente ricavabile dalla pianta.
I Carabinieri Forestali hanno rintracciato tutti i lotti di bottiglie presenti sul mercato nell’intero territorio nazionale, ponendo sotto sequestro amministrativo circa 15mila bottiglie e notiziando le autorità competenti. L’illecito in questione è punibile con una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 3mila a 24mila euro ai sensi del D.lgs. 231/2017.
Questa attività si inserisce nell’ambito dei controlli svolti dai Carabinieri Forestali a tutela dei consumatori mediante controlli sul ciclo di produzione degli alimenti in ogni fase del procedimento di trasformazione. È importante che i produttori rispettino le norme sull’etichettatura per garantire al consumatore finale una corretta informazione sulla composizione del prodotto acquistato.
