La notte scorsa la Squadra Mobile della Polizia di Stato ha arrestato alcuni membri di una famiglia di giostrai di etnia sinti, responsabili di vari reati tra cui rapina, ricettazione, lesioni aggravate e danneggiamento. Gli arresti sono stati eseguiti in diverse province della Lombardia e della regione Lazio, su ordinanza del gip del tribunale di Bergamo. Uno dei componenti della famiglia era già detenuto presso il carcere di Rebibbia per altri motivi.

Gli arresti sono avvenuti a seguito di un’aggressione avvenuta lo scorso 21 luglio all’interno del bar Cavour di Treviglio, durante la quale un gruppo di persone ha fatto irruzione provocando danni, rubando soldi e un telefono cellulare e causando lesioni ai titolari e al nipote di 14 anni. La Squadra Mobile della questura di Bergamo ha portato avanti le indagini per identificare i responsabili e ha scoperto che il movente dell’aggressione era legato a questioni economiche tra due coniugi, entrambi sinti, appartenenti a famiglie in contrasto tra loro.

I contrasti tra le due famiglie erano proseguiti anche sui social con la pubblicazione di alcuni video in cui il fratello della titolare del bar Cavour veniva pesantemente minacciato da un soggetto appartenente alla famiglia degli aggressori. L’attività investigativa ha consentito di individuare gli autori dell’irruzione e delle minacce. Durante le perquisizioni eseguite nel mese di agosto dello scorso anno, è stata sequestrata una pistola semiautomatica Browning calibro 6,35 e vari telefoni cellulari sui quali sono stati riscontrati precisi e puntuali elementi di responsabilità nei confronti dei nove soggetti appartenenti alla stessa famiglia.

Gli arrestati sono otto uomini e una donna, di età compresa tra i 33 e i 73 anni. L’operazione è stata condotta con l’ausilio di personale della questura di Bergamo, del Commissariato di Treviglio, delle questure di Milano, Monza Brianza, Modena, Varese e del Commissariato di Busto Arsizio, nonché con equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine per la Lombardia.

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