In Italia è in corso un vero e proprio boom di sequestri per i crediti da bonus edilizi fittizi. In poco più di due mesi, il valore dei bonus sequestrati dalla Guardia di Finanza è più che raddoppiato, passando dai 3,7 miliardi di euro del 16 febbraio 2023 ad almeno 7,7 miliardi di euro ad oggi. L’ultima operazione di sequestro preventivo messa in atto dalle fiamme gialle risale a ieri, per un valore di oltre 670 milioni di euro. Se si sommano i numeri sui congelamenti cautelari per mano della polizia finanziaria a quelli dell’Agenzia delle Entrate, si arriva a un totale di illeciti da 9 miliardi di euro fino a febbraio, che salgono ad oggi almeno a quota 16,7 miliardi di euro.
La situazione è in aumento negli ultimi due mesi, infatti, a quei 3,7 miliardi di euro sequestrati tra lavori mai avvenuti e cessioni fittizie, se ne aggiungono ulteriori 4 miliardi congelati dal corpo militare. L’ultimo sequestro di ieri si aggiunge a ben 5 altre operazioni simili della Gdf a partire dal 10 marzo 2023. Le frodi si sono concentrate maggiormente su altri bonus fiscali, per i quali non erano previsti obblighi particolari.
Il decreto anti-frodi ha esteso a tutti i bonus edilizi gli obblighi di comunicazione già previsti per il superbonus, rendendo più semplice intervenire in caso di illeciti. La situazione non smette di essere estesa, soprattutto se si considera che i dati resi noti dalla Gdf a febbraio riguardano solo i sequestri, mentre già l’Agenzia delle Entrate aveva nello stesso mese quantificato le frodi in genere a quota almeno 9 miliardi di euro, unendo ai sequestri da 3,7 miliardi anche i tax credit sospesi dall’Agenzia, così da portare le stime ad oggi di bonus illegalmente fruiti o ceduti a quota 16,7 miliardi di euro.