Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha appena firmato un’ordinanza che prevede l’obbligo di indossare la mascherina in ospedale fino al 31 dicembre 2023, soprattutto nei reparti che ospitano pazienti anziani, fragili e immunodepressi. Tuttavia, le direzioni sanitarie degli ospedali possono decidere se estendere l’obbligo anche negli altri reparti e nelle sale d’attesa, mentre medici di famiglia e pediatri decideranno per i loro ambulatori. Inoltre, le autorità sanitarie possono decidere se richiedere o meno il tampone per l’accesso in pronto soccorso.

L’articolo 1 dell’ordinanza stabilisce che “è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle direzioni sanitarie delle strutture sanitarie stesse”. L’obbligo si estende anche alle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative e le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

Per quanto riguarda gli altri reparti e le sale d’attesa, la decisione di mantenere l’obbligo sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte di operatori sanitari e visitatori “resta alla discrezione delle direzioni sanitarie, che possono disporne l’uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria”. In ogni caso, non è obbligatorio il dispositivo di protezione all’interno degli ospedali nei percorsi, sui pianerottoli, negli spazi di attesa degli ascensori, nei bar e nelle mense.

Per quanto riguarda i tamponi diagnostici per l’accesso ai Pronto soccorso, la decisione viene rimessa alla discrezione delle direzioni sanitarie e delle autorità regionali. Tuttavia, l’ordinanza ricorda che non esiste un obbligo normativo dal 31 ottobre 2022, quando è entrato in vigore il decreto 22/2022 con le “Misure concernenti gli accessi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie” che ha abolito l’obbligo. Inoltre, non è obbligatorio indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie per i bambini di età inferiore ai sei anni, per le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo.

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