Multe sulla strada provinciale 1: riflessioni di una cittadina rispettosa delle regole
La questione delle multe sulla strada provinciale 1 all’altezza di Buguggiate è al centro del dibattito pubblico, dopo aver letto le vicende della signora che ne ha prese 11 e di un signore che ne ha totalizzate ben 40. Anch’io ho ricevuto la mia quota di multe, a tre mesi di distanza dall’infrazione, e non escludo di riceverne altre.
Dopo aver letto i commenti dei cittadini italiani rispettosi delle regole e ligi al codice della strada, alcuni dei quali hanno etichettato la signora come una “scema”, ho sentito il bisogno di esprimere alcune riflessioni. Se una persona riceve molte multe sullo stesso tratto di strada e recapitate in blocco dopo tre mesi, è perché quella persona ha percorso per anni quella strada in cui c’era un limite, sempre rispettato, e un abbassamento da un giorno all’altro della soglia poteva essere notato solo se quella mattina o le successive, per caso, avesse girato la testa a destra e avesse notato il cambiamento.
È vero che alla base di questa decisione ci possono essere motivazioni serie di riduzione degli incidenti o di riduzione dell’inquinamento acustico, ma il dubbio che si sia aggiunta un poco di volontà di fortificare le casse comunali è legittimo. Tuttavia, come cittadina rispettosa delle regole, ho commesso un’infrazione ed ho pagato la mia multa, senza entrare nelle diatribe dei cartelli poco visibili o troppo ravvicinati al punto della rilevazione.
In ogni caso, mi sento orgogliosa di vivere in un Comune che si contraddistingue per gli innumerevoli progetti ambiziosi messi in campo e pienamente realizzati grazie all’impegno di una valida ed attenta amministrazione comunale che cerca di educare veramente i cittadini a comprendere l’importanza e il rispetto delle regole.
L’importanza non solo del rispetto delle regole, per il bene della comunità, ma anche della tolleranza è fondamentale. Un po’ di tolleranza, di tanto in tanto, non guasterebbe affatto. E, ovviamente, buona guida! (dolce!)