Ieri, domenica 30 aprile 2023, una valanga si è staccata dal versante sud est della Punta Pedranzini, nel territorio di Santa Caterina Valfurva, coinvolgendo una comitiva di tre scialpinisti milanesi sui vent’anni. Il distacco ha investito il primo escursionista, trascinandolo a valle per oltre 300 metri e seppellendolo sotto due metri di neve. I suoi due compagni, indenni, sono subito scesi in suo soccorso, attivando immediatamente anche i soccorsi sanitari. Utilizzando Artva, sonda e pala, i ragazzi hanno liberato il compagno dalla neve riuscendoci, perché quando i primi soccorritori sono giunti sul posto, con l’elicottero decollato da Lasa (Bolzano), hanno trovato il giovane immerso nella neve solo fino alla vita. Il ragazzo è stato preso in carico e poi consegnato al secondo elisoccorso giunto sul posto, quello di Bergamo, per il trasporto in ospedale a Sondalo per accertamenti. Dai quali non è emerso nulla di grave, per cui il giovane può dirsi salvato dai suoi compagni. Sul posto erano presenti anche gli operatori del Sagf, Soccorso alpino della Guardia di finanza di Bormio e del Soccorso alpino del Corpo nazionale, stazione di Valfurva.

Il pericolo valanghe ieri era piuttosto alto, tre marcato, con indicazione, anche, di «possibili distacchi spontanei di neve umida o bagnata, anche di grandi dimensioni – recitava il bollettino valanghe di Arpa Lombardia -, in particolare nelle ore centrali della giornata». Il pericolo resta tre marcato anche oggi e domani. Arpa Lombardia, inoltre, ricorda che «sopra i 3.000 metri, ci sono ancora condizioni di tipo invernale e nelle zone in cui si accumula di più la neve, come conche, canaloni, e avvallamenti, sono presenti lastroni soffici – precisa Arpa -, anche di spessore considerevole, che localmente possono cedere con debole sovraccarico».

L’incidente avvenuto nella Valfurva è un monito a tutti coloro che si avventurano in montagna, soprattutto in questo periodo dell’anno, quando il pericolo valanghe è ancora molto alto. É importante seguire le indicazioni dei bollettini valanghe e non sottovalutare mai i pericoli del territorio montano. La prudenza e la preparazione sono fondamentali per evitare incidenti come quello accaduto ieri nella Valfurva.

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