Sabato pomeriggio 29 aprile si è verificata una valanga nella zona di Punta Pedranzini. Tre escursionisti, partiti dai Forni per salire verso la Punta, si trovavano a una quota di circa 3400 metri quando si è verificato il distacco spontaneo di neve. Il primo del gruppo è stato travolto e trascinato in basso per oltre trecento metri.

Fortunatamente i tre erano ben attrezzati con artva, pala e sonda e hanno subito cercato l’amico. Lo hanno localizzato sotto un paio di metri di neve e, mentre stavano arrivando i soccorritori, hanno cominciato a liberarlo e a praticare l’autosoccorso.

L’elisoccorso di Bolzano è arrivato subito, decollato da Lasa, che ha sbarcato il tecnico di elisoccorso del Cnsas e, mentre era in corso la bonifica, è arrivato l’elicottero di Bergamo di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza, che ha portato sull’infortunato medico, infermiere e anche una unità cinofila da soccorso in valanga (UCV) del Cnsas per eseguire la bonifica della valanga e per escludere altri eventuali sepolti.

Pronti a partire in piazzola 14 tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Soccorso alpino, stazioni di Vafurva e di Bormio, si sono resi disponibili anche i Vigili del fuoco, presenti in base a Santa Caterina Valfurva, per eventuale supporto.

Le operazioni sono state eseguite dal Soccorso alpino e dall’elisoccorso di Bergamo in autonomia. Dopo la valutazione sanitaria il ragazzo è stato portato in ospedale.

Questo episodio sottolinea l’importanza di essere sempre ben attrezzati quando si affrontano escursioni in montagna, specialmente in stagioni come la primavera in cui il rischio di valanghe è molto alto. È fondamentale seguire le precauzioni necessarie e rispettare le norme di sicurezza per evitare situazioni di pericolo o incidenti.

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