Dal primo maggio, l’obbligo delle mascherine anche negli ospedali decade, ma con alcune eccezioni. Questa era l’ultima misura che ricordava la convivenza con la pandemia che sta per uscire dalla quotidianità delle persone, per entrare sicuramente nei manuali di medicina e forse anche in quelli di storia.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato l’ordinanza che limita l’obbligatorietà delle mascherine negli ospedali ai reparti a maggior intensità di cura e con i pazienti più fragili oltre alle Rsa. Il ministro ha spiegato che questo testimonia che finalmente stiamo uscendo da questa terribile pandemia che ha limitato le nostre vite negli ultimi tre anni e confida molto che il prossimo 20 maggio anche l’Oms dichiari la fine della pandemia.
La pandemia ha lasciato cicatrici indelebili soprattutto in Lombardia. In provincia di Como si contano 3.007 decessi dall’inizio della pandemia. I contagi in provincia di Como erano quasi 253mila, con un rapporto tra popolazione residente e contagiati superiore al 42%. In altre parole, il Covid ha infettato quasi un cittadino su due.
Ora che il virus si è indebolito, grazie ai vaccini e al prezzo di migliaia di vite umane, l’obbligo delle mascherine nelle strutture sanitarie decade, con l’eccezione dei reparti intensivi, dei pazienti fragili e delle Rsa. Anche negli ambulatori, la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione resta alla discrezione dei medici.