Dino Buzzati, giornalista e scrittore nato a San Pellegrino, ha sempre amato Milano. La città è stata una presenza costante nella sua vita e nella sua opera, tanto che la definisce amore, ispirazione, dolore, poesia, mistero e tormento. Ha studiato al Parini, ha fatto il servizio militare alla Scuola Militare Teulié in Corso Italia, ha lavorato al Corriere della Sera per 43 anni e ha conosciuto la futura moglie Almerina ai Giardini di Porta Venezia. Si è sposato nella parrocchia di San Gottardo e ha chiuso gli occhi nella clinica La Madonnina a 65 anni. Nonostante nella sua poesia “Scusi, da che parte per piazza del Duomo?” Buzzati scriva di evitare Milano, in realtà è un ammiratore e un amante della città. Ha vissuto in diverse zone, tra cui via San Marco, via Donizetti, viale Majno e la casa della Fontana di Viale Vittorio Veneto, dalle cui finestre vedeva gli animali dello zoo e la Torre Velasca. Milano è stata una fonte di ispirazione per Buzzati, che ha ambientato molte delle sue opere nella città, come la graphic novel “Poema a fumetti”, il romanzo “Un amore” e il racconto “Paura alla Scala”. Amava lo sferragliare del tram alla curva, la caligine che la copriva come un sudario, i cortili e le case di ringhiera della vecchia Milano, i grattacieli e i falansteri di periferia. Buzzati amava Milano, una città che ha ispirato la sua vita e la sua opera.

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