La chiesa di San Martino a Valle di Cadore è stata salvata grazie ad un intervento di consolidamento che ha permesso di evitare il rischio di crollo dovuto alla frana su cui era in bilico. La cerimonia di restituzione alla comunità cadorina si è tenuta oggi, dopo un’operazione costata un milione e 100mila euro, sostenuta dalla Regione Veneto attraverso i fondi per il risarcimento dei danni provocati dalla tempesta Vaia. L’edificio religioso era rimasto chiuso per due anni a causa del pericolo di crollo. Il progetto di consolidamento delle fondamenta della chiesa sarà probabilmente oggetto di pubblicazione, rappresentando un esempio unico nell’ambito degli interventi in situazioni estreme. Alla cerimonia di riapertura al culto di San Martino sono intervenuti il vescovo, il presidente della Regione, la sindaca di Valle di Cadore e l’assessore regionale. L’intervento di salvataggio della chiesa rappresenta un progetto prodromico ai lavori più ampi che interesseranno la statale 51 di Alemagna in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha sottolineato l’importanza del finanziamento dei fondi Vaia che ha permesso di dare vita a quasi 2mila cantieri.

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