L’amore che legava Nora Arnaboldi e Gino Croci è stato così forte che nemmeno la morte è riuscita a separarli. Dopo cinquant’anni di matrimonio, i due coniugi di Mozzate sono venuti a mancare a meno di ventiquattro ore di distanza l’uno dall’altra. Gino è spirato martedì scorso, mentre Nora lo ha seguito il giorno successivo. Il figlio Lorenzo racconta che i suoi genitori erano stati ricoverati in ospedali diversi, ma la morte li ha uniti ancora una volta. Nora, che da tempo lottava contro un mieloma multiplo, sembra non abbia voluto sopravvivere alla scomparsa del marito.

La loro è stata una storia d’amore commovente, che ha lasciato un vuoto enorme nella comunità di Mozzate. Gino e Nora si erano conosciuti sul lavoro e si erano innamorati subito. Sono stati una coppia di ferro, sempre uniti tra battibecchi e momenti spensierati. Ma oltre all’amore che li legava, i due coniugi avevano anche un grande bene nei confronti del prossimo. Facevano tanta beneficenza nei confronti di una comunità del Casertano, “Oasi”, gestita da Padre Carmine, che sostiene i ragazzi meno fortunati. D’estate, dopo le immancabili vacanze in Sardegna, andavano sempre a trovare questi ragazzi e passavano lì almeno due settimane. Quando tornavano a Mozzate, continuavano a pensarli, inviando loro pacchi alimentari e aiuti economici.

Anche come genitori sono stati straordinari. Lorenzo ricorda il loro rapporto fantastico e il sostegno che gli hanno sempre dato. Quando si è specializzato in Geologia, erano orgogliosi di lui. Questa attenzione verso l’ambiente l’ha sicuramente ereditata da loro, che hanno sempre messo al primo posto il benessere degli altri.

Ora che i suoi genitori non ci sono più, Lorenzo preferisce pensare alla loro morte come a un “romantico, per quanto triste, liete fine”. Sono certamente sopraffatto da un turbine di sentimenti, ma immaginare i suoi genitori ancora insieme, come durante le vacanze in Sardegna dei vecchi tempi, gli dà un po’ di consolazione. Tanti concittadini hanno partecipato al loro funerale, celebrato da don Vinicio Viola, che ha omaggiato la coppia con queste parole: “Un tramonto commovente da parte di questi due coniugi che accende la fiamma dell’amore. Ciascuno, di fronte al declino dell’altro, ha espresso il suo grande amore”.

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