Animali avvelenati da esche per topi: il Wwf Bergamo-Brescia e la polizia provinciale salvano un geco e un merlo

Le esche per topi rappresentano una minaccia non solo per i roditori ma anche per altri animali. È quanto accaduto in una zona privata del lungolago di Desenzano, dove sono state trovate numerose esche topicida contenenti Bromadiolone, un potente veleno mescolato con farine e cereali che può essere appetibile anche per altri animali. In questo caso, infatti, un merlo e un geco sono rimasti intrappolati. Per fortuna, sono stati salvati dai volontari del Wwf Bergamo-Brescia e dalla polizia provinciale, che li hanno portati al Cras Wwf di Valpredina.

La zona è stata bonificata e gli animali sono stati liberati dalla colla usando della farina. Purtroppo, il geco non potrà più arrampicarsi e il merlo non potrà più volare. Questo episodio ci ricorda che nelle aree condominiali e nei luoghi pubblici è vietato ai privati cittadini posizionare esche avvelenate. È importante affidare le operazioni di derattizzazione e di disinfestazione a imprese specializzate, per evitare che le trappole rappresentino un pericolo per bambini, animali domestici e selvatici.

Il salvataggio del geco e del merlo è stato possibile grazie all’intervento tempestivo del Wwf Bergamo-Brescia e della polizia provinciale. Tuttavia, è importante sensibilizzare la popolazione sul tema della salvaguardia degli animali e sulla corretta gestione delle esche per topi. Solo così potremo tutelare la fauna e la flora del nostro territorio.

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