Un giovane di 29 anni è stato arrestato e condannato per aver violato la misura cautelare disposta dal giudice, che gli impediva di avvicinarsi al padre anziano e cardiopatico, nei confronti del quale aveva già ricevuto diverse denunce per estorsione. Il ragazzo aveva ricevuto la convocazione in Tribunale per il processo in “Immediato” in seguito alla contestazione della procura di Como per più episodi di estorsione ai danni del padre, ma nel frattempo è stato nuovamente fermato per aver chiesto soldi al genitore.

La polizia è intervenuta tempestivamente, inviando le volanti sul posto. Il giovane è stato così processato con il rito direttissimo per aver violato la misura cautelare disposta dal giudice. Il denaro che chiedeva veniva utilizzato per acquistare stupefacenti, motivo per cui aveva già ricevuto diverse denunce per estorsione.

Si tratta di un caso di violenza familiare che fa riflettere sulla necessità di proteggere i soggetti più deboli, in questo caso il padre anziano e malato. La giustizia deve fare il suo corso, ma è importante anche prevenire questi episodi, intervenendo tempestivamente e offrendo sostegno alle vittime di violenza familiare. La speranza è che questo episodio possa essere un monito per tutti, affinché si prenda coscienza dell’importanza di rispettare i diritti degli altri, in particolare quelli dei più fragili.

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