La Guardia di Finanza ha condotto un’indagine su flussi di denaro dalla Valtellina e dalla Valchiavenna verso l’estero, con l’obiettivo di contrastare il finanziamento al terrorismo e il controllo dei flussi transfrontalieri di valuta diretti verso l’Africa. I controlli hanno riguardato un soggetto operante in provincia, titolare di un’attività di money transfer. Gli approfondimenti hanno riguardato 2.184 transazioni finanziarie di trasferimento di denaro contante dirette verso il Maghreb, per un volume complessivo di 528.362,15 euro, oltre ad operazioni di trasferimento di denaro frazionate, poste in essere al solo scopo di aggirare la normativa antiriciclaggio. La normativa vieta, infatti, i trasferimenti di denaro in contante, effettuati per mezzo degli operatori (money transfer), pari o superiori a 1.000 euro, anche se effettuati nell’arco di 7 giorni. L’azione di controllo ha consentito di elevare sanzioni per un importo complessivo pari a 124mila euro sia a carico del soggetto controllato che di 9 persone fisiche che avevano disposto tali operazioni. Il controllo del traffico transfrontaliero di valuta, dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario, degli strumenti di moneta elettronica e delle valute virtuali, risulta uno dei compiti primari demandati al Corpo della GdF, indispensabile per intercettare capitali illeciti.
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