Il Ministero della Salute ha stabilito che milleseicento visoni siano stati abbattuti il 3 maggio, dopo che uno di loro è stato trovato malato. Il compito della procedura è stato affidato al Dipartimento Veterinario di Ats Brescia, che ha emesso il proprio provvedimento due giorni fa. Tutte le istituzioni interessate, incluso il Comune di Calvagese, sono state informate dell’operazione. I tecnici di Ats hanno svolto il loro lavoro con la massima professionalità, indossando indumenti protettivi per evitare il contagio da Covid.

Il direttore del Dipartimento Veterinario di ATS Brescia, Dott. Antonio Vitali, ha spiegato che i visoni possono ammalarsi di Covid e che è possibile una trasmissione dall’animale all’uomo in determinate condizioni. Per questo motivo, il coronavirus è stato inserito nella categoria A delle malattie animali che prevedono l’abbattimento.

Durante le operazioni, carabinieri, Digos e Polizia Locale hanno presidiato la zona per garantire la sicurezza e il rispetto della legge. Nonostante l’atmosfera fosse quella del periodo della pandemia, stavolta non c’è stata altra cura per i malati che la morte.

Si tratta dell’ultimo allevamento di visoni nel bresciano e l’operazione ha suscitato molte polemiche. Tuttavia, il Ministero della Salute ha stabilito che l’abbattimento fosse necessario per evitare la diffusione del virus. In ogni caso, è importante continuare a seguire le norme di sicurezza per prevenire la diffusione del Covid e proteggere la salute di tutti.

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