La sera del 29 luglio 2021 a Capolago, frazione di Varese, un giovane ventunenne alla guida di una Ford è uscito di strada finendo contro una recinzione e poi in un prato, dove il veicolo ha preso fuoco. Fortunatamente, il ragazzo è riuscito ad abbandonare l’abitacolo dal finestrino, evitando il peggio. Tuttavia, l’etilometro azionato dalla Polizia locale poco dopo la mezzanotte ha segnato un tasso alcolemico di 1,65, il che ha portato il giovane a dover rispondere di guida in stato di ebbrezza in un processo in corso in tribunale a Varese.

Secondo il commissario della polizia locale intervenuto quella sera, il ragazzo era chiaramente sotto l’effetto dell’alcol. Lo stesso operante ha sottolineato in aula che l’etilometro impiegato era funzionante ed omologato, e che era stato revisionato circa un anno prima. Tuttavia, il tossicologo nominato dalla difesa del giovane ha sostenuto che la dispersione di benzina sul luogo dell’incidente potrebbe aver alterato il risultato dell’etilometro, registrando non solo la presenza di alcol, ma anche quella dei vapori emessi dal carburante ed inalati dall’odierno imputato.

Secondo la tesi difensiva, quel modello di etilometro, data la sensibilità ai fattori inquinanti, avrebbe richiesto una certificazione di qualità più recente. Inoltre, quella sera lo stesso etilometro aveva mandato segnali di difficoltà nell’acquisizione del valore. Difficoltà documentate dalle frasi contenute in calce nel referto: «Test non permesso» e «volume insufficiente». Inoltre, le due rilevazioni, compiute ad alcuni minuti di distanza l’una dall’altra, hanno dato in entrambi i casi lo stesso identico esito.

Il ragazzo, raggiunto sul posto dai genitori, ha rifiutato il ricovero in ospedale, e il dato elaborato dall’etilometro non è stato confermato con un prelievo ematico. Il pubblico ministero ha espresso delle perplessità sulla ricostruzione del consulente, sostenendo che non ci sono referti medici che attestino una intossicazione del ragazzo, che quella sera aveva lasciato l’auto prima che venisse avvolta dalle fiamme, e dunque potrebbe non aver respirato i vapori della benzina.

Tutti questi aspetti torneranno sicuramente in primo piano durante la discussione, fase del processo che precede il verdetto del giudice. Tuttavia, l’importanza di non guidare in stato di ebbrezza e di rispettare le leggi sulla sicurezza stradale rimane fondamentale per prevenire incidenti e salvaguardare la vita delle persone.

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