Il capo di ginecologia dell’ospedale di Cremona, il dottor Aldo Riccardi, è stato colpito con un pugno dal padre di una neonata morta asfissiata dal cordone ombelicale della madre. Il padre, Antonio, camionista di 42 anni, ha reagito all’evento in modo violento, distruggendo mobili e attrezzature dell’ospedale e urlando in modo minaccioso. Il dottor Riccardi è intervenuto per calmare la situazione, ma è stato colpito dal padre arrabbiato.
Quattro anni dopo l’incidente, Antonio è stato condannato a un anno di carcere per lesioni, violenza privata, danneggiamento e furto di una cartella clinica. Inoltre, dovrà pagare un risarcimento di 15.000 euro al dottor Riccardi e 5.000 euro all’Ordine dei medici di Pavia, di cui il medico è membro. La pena è sospesa, ma il giudice dovrà depositarla entro 25 giorni.
Antonio si è scusato con il dottor Riccardi per il suo comportamento violento, ma il magistrato ha sottolineato l’importanza di mantenere il controllo nei luoghi pubblici. L’avvocato che tutela l’Ordine dei medici ha dichiarato che la protezione della professione medica è di estrema importanza, mentre il legale del dottor Riccardi ha definito la vicenda una “brutta storia” che avrebbe potuto essere risolta con una lettera di scuse e un risarcimento.
In ogni caso, l’incidente sottolinea l’importanza di mantenere la calma e il rispetto per il personale medico in situazioni di stress emotivo, in modo da evitare ulteriori danni e conflitti.