Un padre è stato condannato a un anno di pena sospesa e a un risarcimento di 20.000 euro in seguito all’aggressione al primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale di Cremona Aldo Riccardi, dopo aver appreso che la sua bimba era nata morta. L’imputato era a processo per lesioni, violenza privata, danneggiamento e soppressione, distruzione o occultamento di atti pubblici, in questo caso la cartella clinica. Il giudice lo ha ritenuto colpevole di tutti i capi di imputazione. L’avvocato del padre ha avanzato una volontà risarcitoria, ma non è stato raggiunto un accordo. Il medico ha chiesto 20.000 euro di danni, mentre l’Ordine dei medici di Pavia, al quale il primario è iscritto, ne ha chiesti 10.000. Oggi il giudice ha condannato l’imputato a risarcire Riccardi con una somma di 15.000 euro, mentre l’Ordine dei medici di Pavia ha ottenuto 5.000 euro. Il primario ha commentato la sentenza dicendo che “un medico lo puoi contestare, ma non lo puoi sfiorare”.

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