Un gruppo di ultras del Napoli, circa 150 secondo le prime stime, è stato fermato alle porte di Varese dalle forze dell’ordine. La squadra era in trasferta in Lombardia per la partita contro il Monza e alcuni tifosi avrebbero voluto “allungare il viaggio” per compiere un atto dimostrativo come vendetta dell’aggressione subita lo scorso 4 maggio in centro città da alcuni tifosi napoletani durante i festeggiamenti per lo scudetto.

Secondo quanto riportato da CalcioNapoli24, gli ultras del Napoli hanno preso almeno una dozzina di mezzi a noleggio per raggiungere Varese. Giunti alla rotatoria che dall’Autolaghi immette in viale Europa, sono stati fermati dalla polizia e dai carabinieri che li hanno invitati a fare dietrofront. Alcuni di loro hanno acceso dei fumogeni all’alt delle forze dell’ordine. Ventisette persone sono state portate in questura per accertamenti e sarebbero stati sequestrati coltelli e petardi inesplosi.

L’episodio dimostra ancora una volta come il fenomeno degli ultras sia ancora presente e rappresenti un problema per il mondo del calcio. La vendetta non è mai la soluzione adatta e gli ultras dovrebbero saperlo. La violenza non ha mai portato a nulla di buono e solo attraverso il dialogo si possono risolvere i problemi. La partita di calcio dovrebbe essere un momento di festa e di divertimento, non un’occasione per compiere atti violenti. Speriamo che episodi come questo non si ripetano in futuro e che gli ultras imparino a comportarsi in modo civile e rispettoso.

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