Ventisei ultras napoletani sono stati fermati ieri pomeriggio dalla polizia all’uscita dell’autostrada. Il loro intento era quello di vendicarsi della frangia di estrema destra dei tifosi varesini che avevano aggredito i tifosi napoletani il 4 maggio scorso. I tifosi partenopei, legati ai gruppi “Fedayn” e “Secco Vive”, sono stati portati in questura per accertamenti e denunciati per il reato di “resistenza a pubblico ufficiale”. Inoltre, è stata avviata un’istruttoria per il Daspo.
La squadra di Spalletti era impegnata a Monza e circa 250 tifosi hanno deciso di fare una deviazione a Varese lungo la strada per lo stadio Brianteo. Un corteo di macchine che ha fatto scattare il dispositivo di sicurezza con l’intervento immediato delle forze dell’ordine che hanno evitato l’arrivo degli ultras napoletani in centro città.
I tifosi napoletani volevano vendicare l’aggressione subita dai loro compagni di tifo il 4 maggio scorso. Tuttavia, la violenza non è mai la soluzione giusta. È importante che i tifosi rispettino gli avversari e che il calcio rimanga uno sport sano e divertente per tutti. La polizia ha fatto un ottimo lavoro nell’evitare la violenza e nella tutela della sicurezza dei cittadini.