Il medico Leonardo Cazzaniga è stato condannato all’ergastolo per le morti in corsia all’ospedale di Saronno. In questi giorni, è in corso a Milano l’ultimo processo che lo riguarda, relativo al caso di Domenico Brasca, pensionato 81enne di Rovello Porro, deceduto al nosocomio saronnese il 14 agosto 2014. Cazzaniga ha reso le proprie dichiarazioni dichiarandosi estraneo alla morte di Brasca ed anche rispetto a tutti i decessi contestati. Oltre alle morti in corsia, il medico è stato condannato anche per concorso nella morte di marito e suocero di Laura Taroni di Lomazzo.
Cazzaniga era stato arrestato dai carabinieri della Compagnia saronnese e poi originariamente era stato condannato all’ergastolo per 12 omicidi, 10 fra i suoi pazienti e altri due, suocero e marito dell’ex amante. L’accusa è di avere somministrato loro farmaci che li avevano uccisi. Secondo lui, il trattamento doveva solo servire a ridurre le sofferenze di persone comunque in fin di vita.
Il medico veterano dell’ospedale di Saronno e residente a Rovellasca era stato, nel 2016, accusato della morte di pazienti del pronto soccorso e anche di avere concorso all’omicidio tramite somministrazioni di farmaci di altre tre persone, famigliari della sua amante. Era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Angeli e demoni” che era stata messa a segno dai carabinieri della Compagnia di Saronno del maggiore Giuseppe Regina, dopo lunghe e delicate indagini.