Due medici specializzati in cardiochirurgia, C.F. di 47 anni di Seregno e F.O. di 56 anni residente a Monza, sono stati patteggiati per i reati di peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato. Gli imputati, che prestavano servizio presso l’ospedale San Gerardo di Monza, sono stati accusati di aver approfittato degli spazi dell’ospedale per visitare privatamente i loro pazienti, incassando per intero gli onorari che sarebbero dovuti essere destinati alla struttura pubblica. La procura aveva chiesto l’applicazione della custodia cautelare agli arresti domiciliari, ma la richiesta non è stata accolta dal giudice a causa delle esigenze dettate dal lockdown. I due medici hanno risarcito il San Gerardo versando circa 50mila euro. La sentenza ha citato l’orientamento della Cassazione secondo cui il medico ospedaliero che svolge attività ambulatoriale in regime di intramoenia riveste la qualifica di pubblico ufficiale e può essere accusato di peculato se riceve personalmente dai pazienti le somme dovute per la sua prestazione, anziché indirizzarli presso gli sportelli di cassa dell’ente. La pena per entrambi gli imputati è stata sospesa condizionalmente.