La triste notizia dell’incidente avvenuto lo scorso 18 febbraio sulla A4 Torino-Milano ha lasciato l’Italia intera sotto shock. Due donne, Laura Amato e Claudia Turconi, sono morte nell’incidente causato dal conducente di un’altra auto, un uomo di 39 anni. La polizia stradale ha accertato che l’uomo stava viaggiando a quasi 150 km/h e non ha fatto alcuna frenata prima dell’impatto.
La perizia psichiatrica recentemente depositata ha rivelato che al momento dell’incidente l’uomo era incapace di intendere e volere. Inoltre, il conducente era risultato positivo al test della cannabis e dei psicofarmaci. Da anni era in cura per disturbi psicotici e il giorno prima dell’incidente era stato accompagnato in un presidio medico all’aeroporto di Malpensa.
Il giudice ha applicato una misura di sicurezza per pericolosità sociale, obbligando l’uomo a ricoverarsi nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Piacenza e a essere sottoposto alla libertà vigilata per un anno. L’udienza per discutere la perizia si terrà il prossimo lunedì 22 maggio davanti al gip alla presenza del pm, dei legali del 39enne e delle persone offese, ovvero i familiari delle vittime, oltre che dei consulenti nominati dalle parti.
La tragedia dell’incidente ci ricorda l’importanza della sicurezza stradale e della responsabilità di ogni conducente. Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per prevenire questi tragici eventi, evitando di mettere a rischio la vita degli altri utenti della strada.