Due coniugi lodigiani sono stati arrestati questa mattina, insieme ad altri due complici, per le rapine perpetrate in sale slot nel Bergamasco. Le operazioni di arresto sono state condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Bergamo, coadiuvati da quelli di Lodi e Milano, in seguito alle ordinanze di misura cautelare emesse dal Gip del Tribunale di Bergamo su richiesta della Procura della Repubblica. Il trio è accusato di tre rapine perpetrate in sale slot di Martinengo e Brembate, entrambe in provincia di Bergamo, di lesioni aggravate e porto illegale di arma da sparo in luogo pubblico. La banda aveva agito in collaborazione in particolare nei colpi portati a termine tra il 14 ed il 19 dicembre dello scorso anno nelle due località in provincia di Bergamo.

Dalle investigazioni effettuate dai carabinieri in questi mesi, sembra che la 55enne abbia avuto un ruolo fondamentale nelle rapine, entrando nelle attività alcuni minuti prima della chiusura per segnalare ai complici la presenza di avventori e dando poi il via libera ai blitz. Il modus operandi prevedeva anche l’effettuazione di sopralluoghi per capire come erano conformate all’interno le sale slot. Armati di pistola, il trio entrava nell’attività e minacciava gli addetti immobilizzandoli e rubando contanti e Gratta&Vinci, per un bottino di decine di migliaia di euro. Il quartetto avrebbe compiuto anche un altro colpo, in “collaborazione” in quel caso con un 56enne di Cosenza a sua volta raggiunto questa mattina dagli agenti della squadra mobile della città calabrese: i quattro a fine anno avrebbero infatti assaltato un bar di Treviglio. Questa mattina, completati tutti gli accertamenti, i coniugi con residenza nel Lodigiano, il 35enne di Casirate e il 56enne di Cosenza sono stati condotti in carcere, tra Bergamo, Milano e la stessa Cosenza per essere sottoposti agli interrogatori da parte del Gip.

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