La costruzione della vasca di laminazione nel Parco Nord di Milano è quasi completa e rappresenta una grande speranza per la sicurezza dei territori a rischio di alluvione, come Niguarda, Pratocentenaro, Istria e Isola. Questo progetto, che prevede la costruzione di quattro vasche di laminazione, ha come obiettivo quello di proteggere la città dalle piene del Seveso, che da decenni rappresentano una minaccia per la popolazione. La vasca del Parco Nord, la più importante per la sua posizione, è stata realizzata nonostante gli inevitabili rallentamenti causati dalla pandemia e l’aumento dei costi dei materiali e dell’energia. Secondo l’assessore comunale Marco Granelli, i lavori dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno, dopo 47 anni di attesa e discussioni e 116 esondazioni subite.

Il cantiere è stato avviato nel luglio del 2020 e al momento l’avanzamento complessivo delle opere ha superato il 90%. Gli scavi sono stati completati e sono state ultimate le sponde definitive del bacino e l’impermeabilizzazione di fondo vasca e sponde. Inoltre, sono state posate le paratie per la regolazione dell’invaso e completata la staccionata in legno lungo il corso del torrente. La vasca sarà un lago di acqua pulita, sempre presente con un’altezza di circa un metro, con isole galleggianti per ospitare vegetazioni e spazi per la nidificazione della fauna. In caso di allerta grave, entreranno in azione le paratie di regolazione, che scenderanno per bloccare il fiume ed evitare l’esondazione. Contemporaneamente, altre due paratie verranno alzate per far sì che l’acqua in eccesso finisca nel bacino, che può contenere fino a un massimo di 250mila metri cubi di acqua.

Nonostante la vasca del Parco Nord rappresenti una grande speranza per la sicurezza della città, il piano funzionerà a pieno regime solo quando saranno completate tutte le opere. È quindi importante fare tutte le pressioni possibili su Regione Lombardia e Aipo perché si completino anche le altre vasche e il sistema complessivo di governo. In questo modo, si potrà mettere in sicurezza l’intero territorio e prevenire le terribili conseguenze delle alluvioni che stanno devastando l’Emilia Romagna in questi giorni.

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