L’omicidio del pensionato accoltellato in casa a Milano, avvenuto lo scorso 25 aprile, ha visto un’evoluzione nelle indagini con l’arresto della convivente brasiliana di Piero Luigi Landriani, Andrèina Cristine Nascimento, e del suo amante, Giovanni Iuliano. L’intercettazione tra i due è stata fondamentale per incastrarli: “Parli troppo. Io non vado in galera per te”. Inoltre, la telefonata al 112 fatta dalla Nascimento la sera del delitto ha fatto emergere ulteriori indizi: “Non è sveglio. Panigarola 8 siete? Signora, mi risponde?”, chiede con insistenza l’operatore del Nue. Nascimiento è distratta, sta parlando con qualcun altro: “Tu mi lascia di fottermi da sola? – si sente nell’audio -Io mando la polizia a casa tua eh… Giovanni, Giovanni”. In casa con lei c’è Giovanni Iuliano, l’amante e presunto aggressore del pensionato. Lo stesso uomo che la contatterà al cellulare alle 23.17, subito dopo essersi dileguato dall’appartamento. “Tu sei testimone, tu hai visto che i marocchini hanno accoltellato a lui, allora perché non ti presenti”, dice la donna all’amante ribadendo la versione che riferirà successivamente ai poliziotti. Ma le quattro telecamere di sorveglianza puntate nel cortile del complesso Aler di via Panigarola 8 smentiscono l’arrivo di malintenzionati nell’appartamento di Landriani. Al vaglio degli inquirenti c’è anche un’altra telefonata, ritenuta di fatto una confessione: “Tu lo hai ammazzato davanti a me”, dice l’indagata all’amante. Resta da capire se sia stato o meno solo Iuliano a infierire con un coltello da cucina sul pensionato. Per il prosieguo dell’indagini, bisognerà attendere l’esito degli accertamenti tecnici della Scientifica. Quanto al movente dell’omicidio, risulta verosimile l’ipotesi di un delitto a sfondo passionale.

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