Lissone: la testimonianza del papà di Francesco Valdiserri, la cultura del rispetto della legalità e il ruolo genitoriale

L’importanza di parlare del dolore e della sua gestione è stata sottolineata da Luca Valdiserri, giornalista del Corriere della Sera e padre di Francesco, vittima di un incidente stradale causato da una conducente in stato di ebbrezza. Valdiserri ha partecipato a un ciclo di incontri promossi dall’amministrazione, dall’associazione White Matilda e dal comando provinciale dei Carabinieri di Monza, dal titolo “I nativi digitali e la cultura del rispetto della legalità: la consapevolezza del ruolo genitoriale”.

La serata è stata aperta dall’assessore alla cultura Carolina Minotti, che ha sottolineato l’importanza di questi incontri, che hanno scosso molti genitori presenti nonostante la pioggia. Durante la serata, sono stati forniti suggerimenti e informazioni utili per i genitori, come il ruolo del capitano dell’Arma Massimo Polinori e della psicologa dell’associazione Alice Iacono.

Il capitano Polinori ha sottolineato come il ruolo genitoriale stia diminuendo negli ultimi tempi e come sia importante fornire loro informazioni che ignorano. Per questo ha organizzato un paio di serate, chiedendo a Valdiserri di unirsi a loro, la cui testimonianza e le cui parole lasciano sempre il segno.

Valdiserri ha raccontato la storia di suo figlio Francesco come esempio per tutti, sottolineando l’importanza di prestare la massima attenzione quando si è alla guida e di non farsi distrarre dal cellulare. Ha invitato i ragazzi a essere “autonomi” e a scegliere senza farsi condizionare dal gruppo in qualsiasi circostanza.

Durante la serata, è stato affrontato anche il fenomeno del “binge drinking”, ovvero l’assunzione di una smodata quantità di alcool nel più breve tempo possibile, una delle tante mode che prendono piede tra i giovani.

In conclusione, la testimonianza di Valdiserri e la serata hanno sottolineato l’importanza della cultura del rispetto della legalità e del ruolo genitoriale nella crescita dei giovani. Non parlare del dolore non risolve il problema, ma parlarne può portare a un cambiamento positivo nel comportamento delle persone.

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