Le classi terze della scuola Pirandello di Solaro hanno avuto la fortuna di incontrare Vito Fiorino, il protagonista di un salvataggio di migranti avvenuto al largo di Lampedusa nel 2013. La testimonianza è stata ascoltata nella sala del Centro Anziani del Comune di Solaro, grazie alla disponibilità del MAPS. Alla fine dell’incontro, hanno preso la parola anche il sindaco di Solaro e l’assessore all’Istruzione.

Vito e i suoi amici, dieci anni fa, si sono avvicinati con la barca, la Gamar, a centinaia di uomini, donne e bambini in difficoltà in mare. Hanno lanciato i salvagenti e si sono buttati in acqua per salvarli. Alla fine, sono riusciti a salvare 46 uomini e 1 donna.

Vito Fiorino ha espresso la sua opinione sulla mancanza di volontà nel creare dei corridoi umanitari per i migranti. Ha raccontato anche il naufragio di un barcone di siriani nel 2013, dove 260 persone sono morte, tra cui 60 bambini. La Marina Militare è stata dichiarata colpevole, ma poi tutti sono stati assolti.

Vito Fiorino ha confessato che, dieci anni dopo, rivede quella scena in mare con gli occhi chiusi, ma ha superato tutte le sue paure. Ha rivelato che, dopo il salvataggio, non ha ricevuto aiuto dalle istituzioni e che solo una persona parla ancora di quella vicenda.

Il messaggio finale di Vito Fiorino ai ragazzi è stato di pensare con la propria testa. Alcuni ragazzi si sono alzati in piedi per dimostrare la loro solidarietà, mentre altri sono andati via indifferenti. Vito ha sottolineato che quello che i migranti lasciano nei loro paesi è più terribile di un viaggio in mare.

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