La Guardia di Finanza di Monza ha scoperto altri 21 lavoratori impiegati “in nero” durante i controlli sul territorio, portando il totale a 39 solo quest’anno. I controlli sono stati concentrati su alcuni datori di lavoro “preliminarmente individuati sulla base di specifici alert sintomatici”. Le sanzioni comminate variano da 1.800 a oltre 78mila euro, mentre per quattro esercizi commerciali è stato chiesto il provvedimento di sospensione dell’attività. Tra i lavoratori in nero scoperti, ci sono anche un dipendente albanese e un autista peruviano senza documenti validi per il soggiorno sul territorio italiano, il cui datore di lavoro è stato deferito per sfruttamento dell’immigrazione clandestina. Inoltre, la Guardia di Finanza ha anche controllato i mercati settimanali e le fiere, verbalizzando oltre 80 commercianti per mancata o non tempestiva memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi di vendita, oppure per omessa verificazione periodica biennale del registratore telematico. In pratica, hanno venduto la loro merce senza scontrino. La lotta al lavoro nero è uno dei principali obiettivi delle autorità italiane per garantire la legalità e la giustizia sociale.

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