La presenza dei lupi nelle zone della Valchiavenna e del Bormiese sta creando non pochi problemi. Infatti, il Comitato dell’Alta Valtellina sta attivamente raccogliendo adesioni alla petizione popolare “No lupi nei paesi”. La situazione è diventata sempre più grave in provincia di Sondrio e in Lombardia. Il professore Michele Corti, del Comitato per la tutela delle persone e degli animali dell’Alta Valtellina, afferma che è necessario fare qualcosa per difendere le capre e gli animali domestici dagli attacchi dei lupi.
Recentemente, un giovane caricatore d’alpe della Val d’Intelvi è stato attaccato da tre lupi mentre cercava di difendere le sue capre. Inoltre, a San Giacomo Filippo, in Valchiavenna, un lupo ha tentato di predare un cane in un giardino privato. Anche in val Bregaglia, a Villa di Chiavenna, sono state predate 12 capre. Nell’alta Valtellina, a Piatta, una capretta è stata uccisa e due sono rimaste ferite. Tutto ciò sta suscitando preoccupazione tra gli abitanti delle zone limitrofe, ma anche tra i turisti, che potrebbero essere scoraggiati dal visitare queste belle località.
Per questo motivo, i Comitati per la tutela delle persone e degli animali stanno invitando tutti a firmare la petizione “No lupi nei paesi”, che sarà disponibile per la sottoscrizione a Livigno e Valdidentro (Isolaccia) domenica prossima. Inoltre, sono in programma incontri pubblici a Valfurva e Sondalo, durante i quali sarà possibile raccogliere ulteriori adesioni.
In conclusione, è importante fare qualcosa per proteggere le persone e gli animali domestici dall’aggressività dei lupi. La petizione e gli incontri pubblici organizzati dal Comitato dell’Alta Valtellina rappresentano un’opportunità per far sentire la propria voce e per cercare di risolvere il problema.