CORTE COSTITUZIONALE PALAZZO DELLA CONSULTA CONSULTA

La Corte costituzionale ha stabilito che il regime di 41 bis non impone sempre l’utilizzo del vetro divisorio “a tutta altezza” durante i colloqui con i familiari minori di età. Nonostante questi siano momenti ad alto rischio, è importante garantire il senso di umanità. La sentenza n. 105 del 2023 ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal magistrato di sorveglianza di Spoleto. La disposizione di legge che indica l’obiettivo di impedire il passaggio di oggetti durante i colloqui deve essere adeguata alla situazione concreta, tenendo conto dei diritti del detenuto e del familiare minorenne. La Consulta ha sottolineato che è possibile fornire un trattamento penitenziario non contrastante con il senso di umanità, anche a tutela del preminente interesse dei minori. La sentenza chiarisce che l’articolo 41-bis, comma 2-quater, lettera b), dell’ordinamento penitenziario non impone sempre l’utilizzo del vetro divisorio “a tutta altezza” durante i colloqui del detenuto in regime differenziato, anche con i familiari minori d’età. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha inoltre stabilito che Cospito rimane al 41 bis, rigettando la richiesta del suo difensore di concedergli il trasferimento. Inoltre, la seconda rata Imu prevede una doppia esenzione per i coniugi dopo la sentenza della Corte costituzionale. Infine, è stato introdotto un nuovo bonus di 150 euro per i lavoratori e i pensionati con un reddito nell’anno 2021 fino a una determinata soglia.

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