L’anniversario della strage di Piazza della Loggia di Brescia porta alla mente una delle pagine più tristi della storia italiana. Otto persone uccise, oltre cento ferite e la città sconvolta. Il terrorismo neofascista cercava di destabilizzare la democrazia e attaccare lo Stato, ma le forze politiche, sindacali e culturali, insieme al popolo italiano, riuscirono a contrastare e sventare i piani eversivi. La sentenza ricostruì le circostanze e le responsabilità dell’attentato, evidenziando la matrice di destra dell’eversione. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, esprime la sua vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime, ai loro amici e compagni di lavoro, alla comunità bresciana. Il Paese ha un debito di riconoscenza verso la città di Brescia, colpita per manifestare la sua opposizione all’eversione. La memoria è la radice del futuro, per questo il ricordo di oggi è un messaggio rivolto alle generazioni più giovani, affinché riconoscano e preservino la convivenza, la solidarietà e il bene comune, al di là di ogni differenza di opinione e interesse. La giustizia è strettamente legata alla democrazia, e la comunità nazionale esprime la sua gratitudine verso chi ha riversato nell’impegno civile l’immenso dolore patito. La strage di Piazza della Loggia deve essere ricordata come un monito per non dimenticare il passato e per costruire un futuro migliore.

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