Il sindacato Autonomo di Polizia di Cremona, noto come S.A.P., ha preso posizione sulla chiusura dell’ufficio del posto Polfer a causa dell’infestazione di guano e zecche di piccioni. Secondo il sindacato, questa è una problematica che è stata segnalata più volte in passato. Nel documento firmato dal segretario provinciale Gianluca Epicoco, si esprime rammarico per il fatto che, nonostante le numerose segnalazioni fatte dal S.A.P. fin dal 2007, il posto di Polizia Ferroviaria di Cremona sia diventato sempre più precario dal punto di vista logistico e igienico-sanitario, al punto di dover essere chiuso per gravi carenze igienico-sanitarie, grazie al coraggio del medico della Polizia di Stato.
Il sindacato ha segnalato per anni disfunzioni logistiche e carenze di personale del Posto Polfer di Cremona, in particolare criticità di carattere igienico-sanitario e inerenti la sicurezza degli operatori. Per quanto riguarda l’aspetto igienico-sanitario, il S.A.P. ha spiegato che l’ufficio ha sede sul marciapiede confinante al Binario 1, ed è sede di una numerosa colonia di piccioni che nidifica soprattutto sui tetti e lungo le pensiline degli stabili presenti. I volatili in questione producono notevoli quantità di guano che si deposita sulle tettoie e lungo i marciapiedi, creando una grave problematica sanitaria per gli operatori, che possono ammalarsi di diverse patologie.
Il sindacato ha anche segnalato la presenza nel sottotetto dell’ufficio Polfer di diverse carcasse di piccioni che, andando in decomposizione, hanno prodotto vermi dando a sua volta origine a colonie di mosconi che in diverse occasioni sono entrati all’interno dell’ufficio. Durante il sopralluogo in interesse è stata inoltre riscontrata la presenza di zecche del piccione, acaro le cui punture possono essere molto irritanti e che dunque possono produrre pomfi e tutta una serie reazioni allergiche, senza poter escludere pertanto uno shock anafilattico.
Per quanto riguarda invece la sicurezza degli operatori, il sindacato ha segnalato la totale mancanza di telecamere di sicurezza all’interno dell’ufficio Polfer, l’ingresso privo di area ante-ufficio, pertanto privo di sala d’aspetto per l’utenza, e la mancanza di vetro anti/sfondamento giudicato fondamentale per la sicurezza degli operatori. In più, viene segnalata la mancanza di monitor per la consultazione del traffico ferroviario, presente nella maggior parte dei Posti Polfer, anche quelli più piccoli, utili per garantire un pronto monitoraggio del traffico di viaggiatori.
Secondo il S.A.P., tutto ciò è stato oggetto delle riunioni periodiche nelle quali, fino ad ora, si è ricevuto un riscontro di richiamo alla sola progettualità demandata alla proprietà dei locali (RFI), essendo la Polfer “ospite” della rete ferroviaria. Purtroppo, si è potuto spesso constatare che chi è chiamato a garantire la sicurezza della stazione e dei cittadini intenti a viaggiare non ha alcuna voce in capitolo in ordine a ciò che spetta a tutti i lavoratori: locali adeguati e dignitosi per chi deve garantire la sicurezza. Il sindacato trova questa situazione aberrante e pregiudizievole per la reputazione della nostra Amministrazione.