Le parole possono essere molto importanti, soprattutto in certi ambienti come quelli dei salotti bene e progressisti. In questi luoghi, ogni parola può essere valutata e pesata, e può essere usata come pretesto per giudicare e promuovere o ignorare le persone presenti. Ad esempio, se si parla di un giovane che sta godendo la sua vita, è meglio non usare la parola “giovinezza”, che può ricordare il passato fascista, ma piuttosto “vita da teenager” o “gioventù”.

Allo stesso modo, è meglio evitare di usare la parola “camerata” in questi ambienti, perché può essere fraintesa come un riferimento al passato fascista. In realtà, il termine “camerata” si riferisce solo a un compagno con cui si è condiviso lo stesso spazio.

Anche durante i brindisi, è meglio stare attenti a non usare parole che possano essere fraintese. Ad esempio, l’espressione “a noi” può essere considerata come un’apologia del fascismo, mentre la parola “nazione” può essere vista come un riferimento al nazionalismo e al nazismo.

In questi ambienti, è meglio usare la parola “paese” invece di “nazione”, perché la prima viene vista come meno retorica e meno legata al passato fascista. Tuttavia, è importante non confondere la parola “paese” con un luogo senza storia e senza identità.

Infine, se si parla di politica, è meglio evitare di definirsi come “antifascisti”, perché questo termine può essere frainteso. Invece, è meglio usare il termine “antitotalitari”, che indica l’opposizione a ogni forma di regime oppressivo o autoritario.

In ogni caso, è importante ricordare che le parole possono essere molto importanti, ma non devono essere usate come pretesto per giudicare le persone o per escludere chi ha opinioni diverse.

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