Alluvione in Emilia Romagna: l’eroismo dei volontari della Protezione Civile

In questi giorni di alluvione, la città di Sant’Agata del Santerno è stata una delle zone più colpite dell’Emilia Romagna. La Protezione Civile di Palazzolo sull’Oglio (Nucleo di intervento Nautico) insieme ai colleghi di Calcinato, si sono messi subito all’opera per recuperare bambini, adulti e intere famiglie bloccate nelle case senza luce e gas.

Un’operazione difficile e pericolosa, ma affrontata con estrema lucidità e competenza dai volontari, che hanno navigato lungo le strade di Sant’Agata del Santerno, immersi in un metro d’acqua. L’acqua prepotentemente si era fatta spazio nelle case e nelle abitazioni, dove le famiglie erano bloccate, senza cibo e acqua potabile.

Il primo giorno gli interventi sono stati circa 120, ma hanno continuato a lavorare senza sosta fino a sabato, quando hanno passato il testimone ad altre squadre. La solidarietà dei soccorritori è stata illuminante in un contesto desolante, distopico, illuminato dalla solidarietà dei soccorritori, degli angeli arrivati per spezzare la paura. Durante le operazioni hanno cercato di mantenere il morale alto, con qualche battuta, qualche scherzo, soprattutto con i bambini per farli ridere e distrarli da quello che stava succedendo.

Un momento che i volontari ricorderanno per sempre, è stato quando la sera al quartier generale hanno incontrato alcune delle persone che avevano soccorso, che per ringraziarli hanno offerto la pizza fatta arrivare dai paesi vicini dove l’acqua non era stata così aggressiva. È stato un bel momento di fratellanza.

La solidarietà e l’eroismo dei volontari della Protezione Civile durante l’alluvione in Emilia Romagna rimarranno impressi nella memoria di tutti coloro che hanno vissuto questi giorni difficili. La loro generosità e il loro coraggio sono stati un esempio per tutti.

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