Quattro anni dopo il respingimento del ricorso della proprietà dell’ex conceria di Brenta, il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha accolto le motivazioni del ricorso del Comune di Brenta e ha reso note le motivazioni della sentenza con cui ha chiuso gli accessi all’area. La vicenda si inserisce in un complesso iter burocratico che da 15 anni tiene in ostaggio il sito che sorge a lato della strada statale 394, all’interno del quale sono presenti rifiuti di vario e materiale che andrà analizzato prima della bonifica.

Il Comune di Brenta, assistito dall’avvocato Luca Carignola, si è mosso in questi anni affrontando le estenuanti procedure per risalire al soggetto responsabile dell’intera area, al quale imputare ordinanze e provvedimenti. Nel 2019 i carabinieri forestali rilevarono evidenti problemi di carattere igienico sanitario, uniti ad altre criticità.

Allora si era anche aggiunto, dopo l’avvenuta individuazione del proprietario, lo scoglio della indisponibilità di quest’ultimo a collaborare per mettere in sicurezza il sito, peraltro al centro di un progetto di bonifica coordinato da Regione Lombardia, per il quale il Comune di Brenta ha già a disposizione i fondi e per i quali si è resa recentemente disponibile, attraverso specifico incontro, ad ulteriori finanziamenti dovessero rendersi necessari per completare il processo di bonifica complessivo dell’area.

La storia recente dell’ex Conceria Fraschini inizia nel 2008, quando con una sentenza del Tribunale di Milano, la società viene dichiarata fallita e l’anno successivo prende il via il procedimento penale nei confronti dei proprietari originari dell’immobile per inquinamento colposo, procedimento in cui risultano parti offese tra la Regione Lombardia, la Provincia di Varese, il Comune di Cittiglio e quello di Brenta.

Dal 2009 in avanti sono stati numerosi gli incontri e le riunioni con le parti coinvolte, soprattutto sovracomunali, con l’obiettivo di poter risolvere una situazione delicata, arrivando fino ad oggi, dove finalmente grazie ad enti locali, come il Comune di Brenta e quello di Cittiglio, probabilmente si sta arrivando ad una soluzione di riqualifica definitiva.

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