La collaborazione tra le forze di polizia di frontiera italiane e svizzere è stata ulteriormente rafforzata grazie al terzo ciclo di incontri formativi sul coordinamento e la cooperazione, che si è svolto dal 24 al 26 maggio a S-Chanf, in Svizzera. Gli appartenenti al Settore Polizia di Frontiera di Tirano, Como Ponte Chiasso, Luino e Domodossola hanno partecipato a tre giornate di formazione congiunta con i colleghi elvetici delle Guardie di Confine, con l’obiettivo di abilitare ed aggiornare il personale di polizia sulle corrette procedure per lo svolgimento di attività di pattugliamento congiunto lungo la fascia confinaria.

Il corso ha visto la partecipazione di più di quaranta poliziotti italiani e svizzeri, nonché dei rispettivi dirigenti, che hanno tenuto delle lezioni riguardo alle reciproche normative in tema di controlli e procedibilità. L’obiettivo principale dell’attività di raccordo e formazione è quello di rafforzare e potenziare in termini di efficacia il dispositivo di prevenzione e repressione della criminalità transfrontaliera, secondo quanto previsto dall’Accordo di Cooperazione siglato tra Italia e Svizzera.

Il personale coinvolto alle giornate di formazione si occuperà dei pattugliamenti misti che, da alcuni anni, vengono svolti dagli operatori della Polizia di Stato del Settore Polizia di Frontiera di Tirano insieme alle Guardie di Confine dei Grigioni lungo le zone di confine ricomprese tra il territorio della Provincia di Sondrio e quello del Cantone elvetico.

La collaborazione tra le forze di polizia di frontiera italiane e svizzere è fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini e il controllo del territorio. Grazie a questi incontri formativi, il personale di polizia è in grado di operare con maggiore efficacia e coordinazione, prevenendo e reprimendo la criminalità transfrontaliera. La Polizia di Stato continuerà a lavorare insieme alle Guardie di Confine svizzere per garantire la sicurezza dei cittadini e il controllo del territorio lungo la fascia confinaria.

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