Italia e Svizzera insieme per combattere la migrazione illegale nell’area transfrontaliera. La collaborazione tra le forze di polizia di frontiera di Como, di Tirano, di Luino e di Domodossola e l’Ufficio federale della Dogana e della Sicurezza dei Confini ha portato alla conclusione del terzo ciclo di formazione congiunta per gli agenti delle pattuglie miste italo-svizzere. La formazione si è svolta il 25 e 26 maggio nel Canton Grigioni e ha previsto lezioni teoriche e simulazioni di situazioni operative.

Al termine della formazione, gli agenti hanno ricevuto un attestato di partecipazione che li abilita ad effettuare questa particolare tipologia di servizio, prevista dall’accordo sulla cooperazione di polizia e doganale tra il Governo della Repubblica Italiana e il Consiglio Federale Svizzero. Durante l’esecuzione del servizio congiunto, gli agenti di uno dei due Paesi si troveranno ad operare sul territorio nazionale dell’altro Stato con un ruolo di osservazione, assistenza ed informazione.

La collaborazione tra Italia e Svizzera in questo settore è di grande importanza per la lotta alla migrazione illegale nell’area transfrontaliera, che rappresenta una sfida sempre più grande per entrambi i Paesi. La formazione congiunta è un’occasione importante per condividere esperienze, competenze e buone pratiche, al fine di garantire un’efficace gestione delle frontiere e prevenire il traffico di esseri umani.

Inoltre, la collaborazione tra le forze di polizia di frontiera di Italia e Svizzera rappresenta un esempio positivo di cooperazione internazionale in un’epoca in cui la sicurezza delle frontiere e la gestione dei flussi migratori sono diventati temi sempre più delicati e complessi. La formazione congiunta è solo uno dei tanti strumenti a disposizione dei due Paesi per affrontare insieme questa sfida e garantire la sicurezza dei propri cittadini.

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