Disagi e problemi per gli sfollati della “Cavetta” di Creva

È passato quasi sei mesi dall’evacuazione di due condomini della “Cavetta” di Creva, frazione di Luino, a causa di un movimento franoso che ha causato il crollo di ingente materiale roccioso. Nonostante siano stati stanziati fondi per intervenire, con l’obiettivo di ripulire il vallo dai massi caduti dalla montagna e mettere in sicurezza la rete paramassi e la parete rocciosa presente dietro i condomini, gli oltre sessanta sfollati circa non possono ancora far rientro nelle proprie abitazioni.

Una donna luinese, proprietaria di un appartamento della “Cavetta” di Creva, ha inviato una lettera alla redazione nella quale esprime alcune riflessioni e chiede maggior concretezza da parte della politica. La situazione è critica per i proprietari di casa che stanno pagando l’affitto, le spese condominiali e le bollette di due case. Nel frattempo, i loro appartamenti sono occupati dalla muffa e dalla vegetazione, gli elettrodomestici sono fermi tra l’umidità e chissà se funzioneranno ancora al loro rientro.

La donna chiede che vengano presi seri provvedimenti per permettere il loro rientro a casa il prima possibile. Dopo cinque mesi di abbandono delle loro case, i danni sono evidenti e tutto il vicinato sta usando il loro condominio per i loro animali domestici. La situazione è insostenibile e i proprietari di casa si sentono completamente abbandonati da tutti.

La politica deve intervenire concretamente per risolvere la situazione e permettere ai proprietari di casa di tornare nelle loro abitazioni. Non si può continuare a vivere in queste condizioni precarie e insicure. La salute e la sicurezza dei cittadini deve essere sempre al primo posto.

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