È stato un triste giorno per la città di Pavia, dove si sono svolti i funerali di Gianni Pavan, lo scienziato e docente dell’Università scomparso la settimana scorsa. La cerimonia si è tenuta nella chiesa di San Francesco, dove amici, colleghi ed ex colleghi si sono radunati per dare l’ultimo saluto a Pavan. La folla è stata così numerosa che il feretro è stato esposto per alcuni minuti sul sagrato prima della funzione funebre.

Gianni Pavan, 62 anni, era un esperto di bioacustica, lo studio dei suoni della natura. La sua specializzazione lo ha portato a studiare i suoni delle balene e delle savane africane, dove aveva effettuato la sua ultima missione pochi giorni prima del suo decesso. La sua morte ha lasciato un grande vuoto nella comunità scientifica, poiché era considerato uno dei massimi esperti mondiali della bioacustica.

I tributi giunti dall’Italia e dall’estero hanno dimostrato l’importanza della figura di Gianni Pavan, il cui contributo alla scienza è stato fondamentale per lo sviluppo di nuove conoscenze in questo campo. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella comunità scientifica, ma anche nella città di Pavia, dove era molto apprezzato e stimato.

Dopo la funzione funebre, il feretro di Gianni Pavan è stato trasferito al cimitero di San Giovannino per la cremazione. La sua memoria, tuttavia, rimarrà sempre viva nella mente di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato per il suo lavoro e per la sua umanità.

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