L’ex commissario straordinario e presidente del Comitato di Como della Croce Rossa, Matteo Fois, è accusato di peculato e di impiego di denaro di provenienza illecita. Non è stata ancora fissata l’udienza preliminare, ma la difesa ha dichiarato che attende di leggere le contestazioni.

Secondo l’accusa, Fois si sarebbe appropriato di oltre centomila euro durante il suo mandato alla guida dei volontari di via Italia Libera, nonché delle sedi di Lipomo e della Valle Intelvi. La Procura ha quindi chiesto il rinvio a giudizio.

Fois è stato anche commissario straordinario per la ricostruzione del paese di Amatrice dopo il terremoto del 2016, ma è stato destituito dall’incarico dopo pochi mesi.

La notizia dell’inchiesta ha suscitato grande scalpore nella comunità locale, soprattutto tra i volontari della Croce Rossa. Molti si sono detti scioccati dalle accuse contro Fois, che era considerato un punto di riferimento per la Croce Rossa di Como.

La vicenda di Fois è solo l’ultimo scandalo che coinvolge la Croce Rossa italiana, un’organizzazione che in passato è stata al centro di numerose controversie per la gestione dei fondi pubblici destinati alle emergenze e per la gestione delle donazioni dei cittadini.

In ogni caso, la giustizia deve fare il suo corso e stabilire se Fois è effettivamente colpevole dei reati di cui è accusato. La comunità locale e i volontari della Croce Rossa attendono con ansia l’esito del processo.

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