Il bar del Corso a Bareggio è stato al centro di una discussione dopo la sospensione della licenza da parte del questore. Questa iniziativa è stata presa per garantire la sicurezza e la tranquillità pubblica, ma ha sollevato molte proteste da parte dei cittadini. I gestori del bar, infatti, sono stati difesi dai bareggini che li conoscono da anni e li ritengono persone corrette e rispettose delle regole. Tuttavia, alcune testimonianze rivelano che il bar era diventato un luogo di ritrovo per delinquenti che causavano disturbi e creavano situazioni pericolose per i clienti e i residenti della zona.

Le forze dell’ordine hanno agito in base all’articolo 100 della legge sulla Polizia Locale, che consente la chiusura temporanea di un esercizio commerciale se la metà degli avventori ha precedenti penali. Tuttavia, questa iniziativa non è sufficiente per contrastare la delinquenza che si sta diffondendo in alcune zone del paese. È necessario coinvolgere tutti i cittadini nella sicurezza partecipata, spiegando loro cosa devono fare per liberarsi dei delinquenti e come fare fronte comune per contrastare queste situazioni.

La sicurezza partecipata coinvolge tutti, non solo chi si occupa di sicurezza pubblica per mestiere. È importante che i cittadini si sentano responsabili della sicurezza nella loro comunità e che collaborino con le autorità per contrastare la delinquenza. Non basta chiamare il 112 per risolvere i problemi, ma occorre un impegno concreto da parte di tutti per garantire la tranquillità e la sicurezza pubblica.

In conclusione, la sospensione della licenza del bar del Corso a Bareggio ha sollevato molte proteste, ma è stata presa per garantire la sicurezza pubblica. È necessario coinvolgere tutti i cittadini nella sicurezza partecipata e spiegare loro cosa devono fare per contrastare la delinquenza. Solo così si potrà garantire la tranquillità e la sicurezza nelle nostre comunità.

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