Alessandro Impagnatiello, 30 anni, ha confessato di aver ucciso la sua compagna Giulia Tramontana, incinta di 7 mesi, ma ha cercato di scaricare la colpa sulla donna. Ha raccontato agli inquirenti che la 29enne si sarebbe procurata dei tagli sulle braccia da sola con il coltello con cui stava cucinando, dicendogli che non voleva più vivere. Tuttavia, il 30enne è stato descritto come una persona capace di mentire ripetutamente e di cambiare versione dei fatti. Ha ammesso di aver inferto tre o quattro colpi all’altezza del collo della compagna, che era già ferita, per non farla soffrire. Durante l’accoltellamento, la donna avrebbe tentato di divincolarsi in maniera debole e senza urlare. L’uomo ha poi lasciato la compagna a terra, dicendole che era finita e che doveva riposarsi. La vicenda è stata definita tragica e scioccante e ha suscitato grande commozione nella comunità locale.

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