La violenza contro le donne a Pavia è un problema grave e diffuso. L’altro ieri c’è stato un arresto per un caso di violenza, mercoledì scorso sono stati celebrati quattro processi per maltrattamenti e percosse, e solo pochi giorni fa c’è stata un’aggressione a sfondo sessuale in via Porta Marica. Inoltre, il centro anti-violenza di Pavia tratta 400 casi all’anno, tra cui tre femminicidi avvenuti nel 2021.

La violenza contro le donne non riguarda solo la violenza fisica, ma anche quella psicologica ed economica, e colpisce donne di ogni estrazione sociale. Nel 2020, il centro anti-violenza ha aiutato 397 donne, sia straniere che italiane.

Per combattere la violenza contro le donne, nel 2019 è stata introdotta la legge “Codice rosso”, che prevede una corsia preferenziale per le denunce e le indagini riguardanti casi di violenza contro donne o minori. La polizia giudiziaria deve riferire immediatamente al pubblico ministero, che deve assumere informazioni dalla persona offesa entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato.

Nonostante queste misure, la violenza contro le donne continua ad aumentare a Pavia. Secondo l’avvocata Francesca Vaccina, che assiste diverse donne vittime di violenza, ci sono sempre più casi di reati contro le donne, anche in contesti dove non c’è disagio economico.

Per contrastare la violenza, a Pavia è stato istituito uno sportello per gli uomini maltrattanti, che cerca di far capire loro gli errori commessi.

Purtroppo, nel 2021 ci sono stati tre femminicidi a Pavia. Lidia Peschechera è stata strangolata dal compagno Alessio Nigro, Gabriella Cusaro è stata uccisa a coltellate dal nipote Andrea Cusaro, e Marylin Pera è stata uccisa sempre a coltellate da Marco De Frenza.

È importante che la società e le istituzioni si impegnino per combattere la violenza contro le donne e proteggere le vittime.

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