Il gip Angela Minerva ha convalidato il fermo di Alessandro Impagnatiello, il 30enne barman reo confesso dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. Il giudice ha riconosciuto le aggravanti del vincolo sentimentale e dei futili motivi, ma non quelle della crudeltà e della premeditazione. Secondo il giudice, infatti, il delitto non sarebbe stato caratterizzato da particolare pervicacia, tenuto conto del tipo di arma utilizzata e del numero di colpi inferti. Inoltre, l’intervallo di tempo tra le ricerche effettuate da Impagnatiello su come eliminare il cadavere e l’assassinio è stato giudicato non apprezzabile. Il 30enne rischia comunque l’ergastolo. La custodia cautelare in carcere è stata disposta presso il carcere di San Vittore a Milano.

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