Ahmed, titolare di una panetteria nella periferia nord-ovest di Milano, è diventato testimone oculare della tragica vicenda di Senago, dove la giovane Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, è stata brutalmente uccisa. La zona in cui vive Allegra C., 23 anni, che aveva una relazione sentimentale con Alessandro Impagnatiello, compagno di Tramontano e reo confesso dell’omicidio, è stata il luogo in cui Ahmed ha visto i due discutere fino alle prime ore della notte. L’uomo cercava di calmarla, ma lei era arrabbiata e non rispondeva alle sue dichiarazioni d’amore. La discussione è durata almeno un’ora, poi la giovane è rientrata in casa, mentre lui è salito in macchina e se ne è andato via. Il testimone ha notato che i due cercavano di abbassare i toni della voce quando qualcuno passava vicino a loro.

Allegra C. abitava al secondo piano di una vecchia casa di ringhiera in viale Certosa, ed era di origini italo-inglesi. Lavorava insieme ad Impagnatiello all’Armani Bamboo Bar in via Manzoni 31. L’uomo era stato sospeso dalle sue mansioni di barman e il Gruppo Armani ed Emaar Properties PJSC, azienda proprietaria di Armani Hotel, ha affermato che “fatti del genere non sono tollerabili in una società civile”. I due avevano intrapreso una relazione amorosa circa un anno fa. Allegra viveva da sola e i vicini la descrivevano come una persona sempre di fretta e che non si vedeva mai.

La giovane ha raccontato agli inquirenti di aver discusso con Impagnatiello la sera in cui Giulia è stata uccisa. L’uomo la stava aspettando sotto casa e le inviava continuamente messaggi e chiamate. Allegra ha parlato con lui dalla finestra del ballatoio e lui le ha detto che Giulia era una persona bipolare e che il figlio che aspettava non era suo. La giovane non gli ha creduto e lo ha invitato ad andarsene. Nei giorni successivi, l’ha incontrato di nuovo e ha notato che era “strano”. Ha chiesto dove fosse Giulia e ha notato dei guanti di lattice nello zaino di Impagnatiello. Ha chiesto di parlare con la sorella di Giulia, ma Impagnatiello glielo ha impedito. Alla fine, Allegra ha contattato Chiara, la sorella di Giulia, sui social e ha scoperto che la sua amica non era affatto bipolare e che i genitori erano preoccupati. Le indagini sono tutt’ora in corso.

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