La famiglia tradizionale è un fenomeno del passato destinato all’estinzione. Questo modello è stato accusato di aver provocato la morte di Giulia Tramontano. Il mostro che l’ha uccisa è stato definito il “perfetto rappresentante di quel modello in decomposizione che chiamiamo ‘famiglia tradizionale'”. Tuttavia, la vera ragione per cui la carneficina è stata possibile è perché la famiglia, sistema certamente imperfetto come tutto ciò che è umano, è in crisi. I modelli proposti dalla contemporaneità sono peggiori, primo tra tutti quello di una vita passata senza legami, saltando da una donna all’altra o vivendo relazioni con più ragazze contemporaneamente. L’uomo, infatti, non è fatto per questo. Può farlo, ovviamente, ma non sarà mai pienamente felice in questo modo. Proverà attimi di piacere, ma poi si chiederà che cosa sta facendo della propria vita che è data, lo si voglia riconoscere o meno, per costruire qualcosa. Per avere affetti stabili e duraturi.

La famiglia non è un qualcosa imposto dall’alto, ma una realtà che è venuta a crearsi spontaneamente. Un uomo e una donna si incontrano e desiderano stare insieme. I figli arrivano e completano la coppia. È stato così fin dall’inizio dei tempi e così sarà per sempre. Tuttavia, ciò che manca oggi è una vera figura paterna. Secondo Claudio Risé, la società senza padre è patologica. In un mondo simile, i maschi non sanno dosare la propria forza. L’aggressività non trasformata diventa allora una sorta di mina vagante, che continua a oscillare tra la posizione sadica e quella masochista. Quando prevale la prima, il sadismo, con le sue frequenti connotazioni paranoiche, vi è un dirottamento su un capro espiatorio: ignari malcapitati, o anche un gruppo.

Se davvero bisogna puntare il dito contro qualcosa, bisogna parlare di famiglie distrutte che hanno perso il centro, l’importanza di quel sì da pronunciare ogni giorno nonostante tutto. Bisogna aiutare la famiglia, non stroncarla. E chiedere agli uomini di tornare forti, ovvero di mettersi al servizio dei più deboli: donne e bambini. E, soprattutto, dire ai padri: tornate a bordo, cazzo.

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